Il mio nonno era Antonio Melaragni. Eccolo con la
sua prima moglie, Francesca Lanna, e nostra famiglia. É nato a Sant'Elia
Fiumerapido nel 1868 (mori 1948 Liverpool) un piccolo paesa 3 Km da Cassino,
Frosinone. Il suo padre era un contadino ed anche lui si chiamava Antonio.
Sua madre si chiamava Alessandra Persecchini. Antonio era un militare nell'
esercito italiano nel 39 reggimento di fanteria per cinque anni tra 1887-1892. (Mi e' stato detto che i due soldati nella fotografia erano i suoi cugini.)
Lui avveva tre fratelli: Michele, Giuseppe, Crescenzo ed una sorella, Annuncia.
Crescenzo e' arrivato in 'Little Italy', Ancoats, Manchester, Inghilterra
nei primi anni dei 1880s (per collegarsi ad un sito molto buono da Ancoats clicca qui ). Antonio e' arrivato in Inghilterra con la sua famiglia nel 1905. Si e' unito
con Crescenzo a Manchester per un breve periodo, poi si trasferi a Liverpool. Ha nominato un agente per gestire la sua piccola azienda a Cassino, e ha lavorato
in un numero di posti di lavoro che comprendevano pasticcere e gelateria nel suo
negozio
Antonio
cambio' l'ortografia del suo nome da Melaragni a Melarangi (supongo che l'abbia
fatto per ospitare la difficolta' con la pronuncia italiana per gli
inglesi. Crescenzo cambio' l'ortografia del suo nome a Melarange.
Solo
uno dei bambini di Antonio e Francesca nacque a Cassino; questa era Antonella.
Gli altri, Agustino, Maria e Domonic nacquero a Liverpool. (La vista, sopra a
sinistra, e' Cassino citta' da Abbazia Monte Cassino. Per collegarsi ai siti di
Cassino citta
La vista a destra e' dal interno di Cassino. L'abbazi si puo' vedere sulla sommita' del Monte Cassino da dove si
ottenne il nome del paese. L'abbazia benedettina fu edificata nel
V1 secolo. E' stato distrutto e ricostruito cinque volte: la prima volta dai
Longobardi in ca 585, e l'ultima volta dagli alleati nel 1944. (Per collegarsi al sito l'abbazia clicca qui)
Sotto a sinistra, e' un vista dal paese, Sant'Elia Fiumerapido.
La terra di Antonio era vicino.
Il
villaggio ha un bellissimo cimitero, alto murato, situato ai piedi del
versante in mezzo a boschetti di vite (sotto). Ci si avvicina alla porta a
traverso i vigneti, poi nel cimitero stesso i cui muri sono ricoperti da uno
sfondo di colline e montagne che la circondano.